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L’infarto miocardico è una grave patologia dovuta ad una riduzione improvvisa della quantità di ossigeno necessaria per la normale attività del muscolo cardiaco a causa di una brusca diminuzione della quantità di sangue che normalmente affluisce al cuore tramite le arterie coronarie.
Cause
La causa più comune è l’aterotrombosi per la quale un’arteria coronaria, con un lume già ridotto per la presenza di una placca aterosclerotica, si occlude completamente per la formazione di un trombo. All’origine della patologia, sempre a partenza coronarica, ci può anche essere lo spasmo coronarico, la disfunzione del microcircolo e la dissezione coronarica. L’infarto può essere causato anche da fattori non legati alla formazione del trombo quali, ad esempio, poussè (o crisi) ipertensiva, grave tachicardia, sepsi, insufficienza respiratoria e grave anemia.
Sintomi
La sintomatologia è spesso caratterizzata da dolore oppressivo gravativo, profondo retrosternale (istintivamente viene da porre la mano a piatto al centro del torace anteriore o verso sinistra) che si può irradiare all’epigastrio, al dorso, alla base del collo, alla mandibola, alla spalla sinistra e/o all’arto superiore sinistro fino al polso. Il dolore, talora, può essere avvertito anche in una sola delle sedi di irradiazione e può essere accompagnato da altri sintomi quali nausea, vomito, sudorazione e cefalea.
Diagnosi
Per poter diagnosticare un infarto miocardico è fondamentale eseguire un elettrocardiogramma a 12 derivazioni che può svelare la presenza di alterazioni elettriche, possibile indizio di infarto miocardico, che il Medico Cardiologo deve analizzare. Inoltre, si procede con un prelievo ematico per la valutazione, con degli esami del sangue, della Troponina I ultrasensibile, enzima rilasciato dal muscolo miocardico in corso di ischemia, di cui si esamina il livello in almeno due misurazioni.
Regola
Un dolore toracico senza apparente spiegazione deve essere un segnale d’allarme per il quale è necessario recarsi al Pronto Soccorso, allertando il 112. È importante non accumulare ritardi nella valutazione dei sintomi: il tempo è muscolo e vita!
Nelle donne e negli anziani (in questi ultimi per la presenza di altre patologie) vi è minore percezione che un dolore toracico sia di natura cardiaca.
Si stima che l’inquinamento atmosferico sia responsabile del 25% di tutte le morti per malattie cardiovascolari.